Adrian Piper: Everything will be taken away #21
Quattro lavagne di scuola appese l'una accanto all'altra lungo una parete. Su ognuna una frase scritta a mano col gesso e ripetuta venticinque volte: "Tutto sarà portato via". La mia prima reazione: distanza. Stranamente, quando ho letto la frase l'ho subito ascoltata e pronunciata in silenzio nella mia testa, eppure mi ha dato ugualmente un senso di lontananza. Forse l'uso del futuro ha causato questa distanza? Il verbo al passivo? La vaghezza della parola "tutto"? Chi stava cercando di mettersi in contatto con me?
Poi, la vaga sensazione di essere di fronte a un codice, e il desiderio di decifrarlo. Devo prendere alla lettera la lavagna e quel che c'è scritto? Queste lavagne non sono gli oggetti neutri che fingono di essere; non sono semplici rettangoli neri, ma oggetti saturi di ricordi di scuola. E la frase ripetuta, identica nelle parole ma non nell'andamento irregolare della grafia, mi ricorda una punizione. Ripetere venticinque volte: "Non leggerò sotto il tavolo in classe". (Ne ho un vivido ricordo: leggevo di nascosto sotto il tavolo, ma rispondevo sempre correttamente all'eventuale domanda dell'insegnante). Apprendimento attraverso ripetizione, regole e restrizioni.
Ma la frase alla lavagna non rientra in questa categoria di punizioni. Non è un ordine né una richiesta, ma non è neanche una promessa o una predizione. Ciò che dice accadrà, senza alcun dubbio; tuttavia, le conseguenze sono estremamente individuali, diverse per ciascun lettore. Le reazioni personali sono fittamente intrecciate con l'immaginario collettivo. Ciò che è portato via può causare guadagno o perdita, catastrofe o salvezza, restrizione o libertà.
Con la sua forma ripetuta e astratta, la frase somiglia a un oggetto, un oggetto fluttuante. Come un pezzo di legno trasportato dalla corrente, può prendere molte direzioni. Non si rivolge a nessuno, afferma un evento futuro come dato di fatto. La ripetizione lo rafforza o lo indebolisce? E la rigida cornice ne elimina il carattere effimero? L'effetto di direzione indefinita è più forte quando la frase è detta o cantata, cioè quando è associata a un mezzo fugace. Invece la disposizione della frase di Piper è tutt'altro che fugace, fatta eccezione per la transitorietà del mezzo - il gesso sulla lavagna - destinato a essere cancellato per fare spazio all'insegnamento successivo. Fluttuazione e lontananza si incontrano, uniti dalla solidità, dalla cornice delle lavagne e dalla struttura della ripetizione.
In quel "tutto" ci sono molte implicazioni possibili per l'osservatore: promessa, minaccia, conforto o paura. Per un newyorkese potrebbe richiamare alla mente tutta una serie di conquiste, perdite, pericoli, crisi e tempeste, passati e futuri, in molti ambiti due dei quali alimentati dall'avidità: quello finanziario e quello politico. Così, alla fine, Everything will be taken away #21 potrebbe sottintendere una sfida: come è possibile dire addio a un impero e al tempo stesso guadagnarci sopra?
Susanne von Falkenhausen