SINGOLARE FEMMINILE
grafica illustrazione arte editoria
4 seminari dal venerdì alla domenica e un incontro aperto la domenica pomeriggio
Lo Scaffale d'arte propone il progetto Singolare femminile: quattro seminari con altrettante grafiche di fama internazionale che si sono dedicate ad aspetti diversi della comunicazione di arte e editoria. Il progetto si avvale della collaborazione dell'AIAP (associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva) e si rivolge in particolare ai giovani professionisti del settore.
Le quattro grafiche provengono da diversi paesi europei e hanno lavorato negli anni all'elaborazione di un'idea originale di comunicazione. Il tema proposto, comunicazione visiva e ragazzi è volutamente molto ampio per lasciare spazio all'interpretazione personale.
I seminari sono rivolti a un pubblico di grafici, insegnanti, operatori e studenti e si svolgono nel fine settimana. Ogni incontro si conclude con un'esposizione del lavoro dell'artista ospite e degli elaborati dei partecipanti. La mostra sarà ospitata nel forum fino all'incontro successivo.
11/13 aprile
Rosemary Sassoon (Sevenoaks, Gran Bretagna)
Propone un lavoro sul disegno dei font, perché ognuno può trovare in sé la capacità di produrre la propria serie di caratteri. Ha sviluppato un metodo per insegnare a scrivere focalizzando l'attenzione sulla calligrafia e considerando gli aspetti educativi e medici dello studio della scrittura. Per la sua ricerca sugli effetti dei modelli e dei metodi di insegnamento sulla calligrafia dei bambini è stata insignita di un PhD dal dipartimento di Tipografia e Grafica dell'Università di Reading. Il progetto della Famiglia di caratteri Sassoon, nasce dall'intuizione che nessuna ricerca era stata fatta per tirare fuori direttamente dai bambini quei tipi di lettere che fossero per loro più facili da leggere. La sua ricerca mette in evidenza i problemi della comunicazione moderna: la relazione tra illustrazione e testo, l'aspetto multiculturale dei font, l'impatto dei computer nella comunicazione iconica.
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25/27 aprile
Dorothee Wettstein (Böckten, Svizzera)
La sua indagine, che prende avvio dalla visualizzazione di diagrammi complessi, propone una riflessione sul confine tra grafica e design industriale attraverso la progettazione di oggetti che cambiano a seconda dello stato: acceso/spento, diritto/rovesciato.
È una dei rappresentanti della nuova scuola svizzera di tipografia sperimentale. La sua formazione di grafica si è svolta a Losanna e immediatamente ha cominciato a collaborare con vari studi (TF a Londra, M&M a Parigi, Cornell Windlin a Zurigo, Nan Goldin e Scott Makela) e riviste. A Berlino fonda lo studio 1 Kilo insieme a Hansjakob Fehr.
9/11 maggio
Lola Duval (Paris, Francia)
L'artista mescola fotografia e testo, motivi decorativi vintage e colori acidi, per una comunicazione di forte impatto e grande incisività, giocosa, colorata, onirica. La sua ricerca grafica pone in evidenza la differenza tra leggibilità e visibilità attraverso lo studio del disegno dei caratteri. Il suo nome è strettamente legato al Batofar, luogo mitico della scena parigina, di cui ha firmato l'identità visiva lavorando in collaborazione con fotografi e illustratori. Il prodotto editoriale è tra i supporti che preferisce ma il suo scopo è riuscire a lavorare su qualunque tipo di proposta dal packaging alimentare, all'immagine di un film, al logo di una rivista.
23/25 maggio
Frédérique Mathieu (Paris, Francia)
Suggerisce un'analisi dei dispositivi interattivi e narrativi. Il video si incontra con il graphic design nei documentari in cui l'artista interviene su linguaggio, suono e immagine. Una ricerca per una narrazione interattiva orientata a mettere in evidenza elementi tattili, sonori, visivi che trattino essenzialmente la nozione di tempo. Si tratta di una sorta di "micro-narrazioni" che si inscrivono in una relazione variabile tra loro, generando una serie di rapporti dialettici tra gli elementi interni e con l'esterno.
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