Il titolo dell’intervento si ispira a quello di un grande testo letterario del Novecento, Cina e altri Orienti di Giorgio Manganelli e ai suoi successivi reportage dall’India, già meta di alcuni dei nostri autori più influenti, quali Pasolini e Moravia, che videro nel subcontinente indiano il luogo di una riflessione profonda sui destini di Oriente e Occidente. «Oriente» è anzitutto un orizzonte al quale ci si è rivolti in un preciso periodo culturale, gli anni Settanta: se nel nostro Paese è stato un decennio caratterizzato da un intenso impegno politico, anche nelle sue declinazioni più esasperate e violente, allo stesso tempo ha visto nascere tendenze di segno opposto, che impiegavano lo stereotipo dell’Oriente come meta di un rinnovamento spirituale (e a volte propriamente religioso). L’interpretazione poetica di Clemente nella mostra Anima nomade, che ricapitola in chiave appunto “nomadica” la sua storia d’artista, è allora l’occasione di un nuovo ripensamento delle nostre categorie di “altro” e Altrove. Perché è solo alla prova dell’Altro che possiamo vedere noi stessi con occhi diversi.
Roma Capodarte 2025 Città nel Mondo è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali
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Ingresso alle mostre gratuito dalle ore 16:00 alle 19:00
Palazzo Esposizioni Roma
via Nazionale 194