Il nostro racconto segue questa logica. Il percorso di scoperta parte dal cervello, naturalmente predisposto a manipolare numeri e quantità. Dopo aver afferrato l’idea di numero, il passaggio successivo è quello di dare un nome alle cose e di scriverle: mostreremo come “contare” e “registrare” si sono evoluti e come siano diversi da luogo a luogo. Arriviamo, quindi, agli strumenti di calcolo, pensati e costruiti, dagli uomini di ogni epoca, per cercare di superare i propri limiti di comprensione e conoscenza. Passiamo, allora, dai numeri «puri» a quelli «applicati», cioè a quelli che ci consentono di misurare. Partiremo dalle unità di misura (nella vita di ogni giorno, in medicina, in economia) per arrivare alle costanti fondamentali dell’universo. Terminiamo il nostro percorso riflettendo sulla dimensione astratta dei numeri: da sempre, l’uomo ha meditato sulle loro proprietà e sul loro significato. Anche chi sostiene di poterne fare a meno, per riuscirci, deve conoscerli e studiarli.