Sul modello dell’Accademia di Francia, istituita già nel 1666, nel corso dell’Ottocento, vengono fondate rappresentanze culturali di numerosi paesi e alcune trovano la loro collocazione definitiva in città in seguito all’Esposizione Universale del 1911, che individua nel distretto culturale internazionale di Valle Giulia un tratto distintivo della capitale moderna. Anche nell’immediato dopoguerra, la fondazione di altri istituti di ricerca stranieri si salda alla storia – e al racconto - della città.
A partire da questi dati, il secondo appuntamento sui temi affrontati nella mostra Roma, a portrait invita a pensare a una diversa narrazione della città che tenga conto della sua vocazione internazionale e cosmopolita.