La struttura ermeneutica della voce ha la natura di un Hőren, di un’apertura originaria dell’esserci al proprio poter essere, nella forma di un’esca esposta al polline della jouissance. In questa mise en abîme del sintomo, questo polline, accentuando l’atopia, favorisce la proprietà dell’evanescenza di essere significato di qualcosa, esito di una gematria che correla la voce all’inconscio e fa tremare Babele.
L'incontro si è tenuto il 5 giugno 2019 in occasione della mostra "Il Corpo della Voce. Cathy Berberian, Carmelo Bene, Demetrio Stratos".