Sul principio degli anni Ottanta il corpo della macchina attoriale è pensato da Bene per scongiurare definitivamente il soggetto autoriale a favore di una graduale scarnificazione della scena, in cui la voce prende sempre più corpo. Il Laboratorio della Biennale Teatro che Bene dirige a porte chiuse, lontano “dagli altari della drammaturgia”, impostato come fucina di macchine attoriali in cui parola e suono sono definitivamente emancipati dal voler-dire, diventa emblematico del problema, radicale, di voler-dire-il nulla. L'incontro si è tenuto il 17 aprile 2019 in occasione della mostra "Il Corpo della Voce. Carmelo Bene, Cathy Berberian, Demetrio Stratos"