L’opera di videoarte fatica ancora oggi a trovare uno statuto giuridico chiaro e condiviso: è associata alla cinematografia, sconta i limiti dei medium facilmente riproducibili, deteriorabili, spesso in edizione non limitata e numerata, è soggetta all’obsolescenza derivante dallo sviluppo tecnologico. Di estremo rilievo è, dunque, l’analisi giuridica finalizzata alla qualificazione di tale medium per inquadrarne la natura espressiva e comprendere come gestirne la circolazione, garantirne tutela, unicità e assicurarne conservazione e valorizzazione, garantirne l’autenticità.