E' stata recentemente ipotizzata l'esistenza di un gene dell'esploratore: dovrebbe trattarsi di una variante del gene DRD4 che normalmente serve a controllare la dopamina, neurotrasmettitore legato ai meccanismi dell'apprendimento e della ricompensa. La variante - che si chiama, appunto, DRD4-7R - è stata associata alla curiosità e all'irrequietezza, caratteristiche tipiche dell'indole avventurosa dei ricercatori.
Il titolo scelto per questa mostra associa al presunto gene dell'esplorazione la naturale propensione dei bambini alla scoperta e alla sperimentazione. Secondo Alison Gopnik - psicologa dello sviluppo infantile all'Università di Berkeley - è proprio la lunga infanzia del genere umano rispetto a quella degli altri grandi primati, a rappresentare un vantaggio competitivo per l'evoluzione e lo sviluppo: un periodo di gioco protetto in cui l'uomo può esercitarsi ad esplorare.
Chiamati ad elaborare una parte del claim dell'EXPO 2015, i bambini delle scuole per l'infanzia "La Maisonnette" di Roma hanno risposto alla domanda "Cos'è che ci dà energia per la vita?" individuando ed esplorando i loro diritti naturali: le relazioni affettive, la casa, il movimento, i luoghi e gli oggetti che generano energia, forza e benessere. In questa esplorazione, anche in forma di gioco, sono stati accompagnati dai giovani fotografi dell' ISFCI (Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata), che - lavorando in coppie presso tutte le sedi della scuola - hanno raccontato nella serie di scatti esposti alcuni dei momenti del progetto.
"Le immagini in mostra raccontano questa energia vitale che incontriamo ogni mattina nei nostri bambini e che caratterizza un' umanità cangiante, ora combattiva, ora concentrata, ora in ascolto, ora vagamente assente, ora infastidita, ora disponibile, ora ironica e divertita e mai sfiorata da un accenno di resa, nemmeno un'ombra", scrive Monica Valenziano curatrice del progetto nel testo che presenta la mostra.
Fotografie di Melissa Pallini e Vincenzo Metodo (scuola di via Treviso), Matteo Pantalone e Diletta Bisetto (scuola di via Tripolitania), Martina Zanin e Serena Vittorini (scuola di via A. Rolla/Infernetto), Eliana Bambino e Roberta Santelli (scuola di via dell'Umanesimo), Simona Scalas e Cecilia Mastropasqua (scuola di viale Liegi), Carmen Crespina e Mauricio Ugolini (scuola di via Monte Oppio), Alessandro Treves e Valentin Morariu (scuola di via degli Olmetti/Formello).