L’identità nella mutevolezza è uno dei temi, o il grande tema forse, della vita e dell’arte di Francesco Clemente. Essere “nomadi” vuol dire anche restare sé stessi, a dispetto delle differenti e disparate “derive” affrontate nei propri spazi diversi, in Italia, in India e negli Stati Uniti. E lo stesso vale, si capisce, per il suo linguaggio artistico. La mostra in corso mette a tema questa «anatomia dell’irrequietudine» concentrandosi sul dispositivo simbolico della Tenda: qualcosa che c’è, ben fissato a terra, ma anche non è lì – sempre disposto a spostarsi e significare qualcosa di diverso. Una personale a tutto tondo, eppure così concentrata su tre sole scelte linguistiche, inevitabilmente comporta un pensiero sull’insieme di questo percorso, sulle sue tappe e sulle sue svolte. Si confronteranno così Bartolomeo Pietromarchi, curatore della mostra in corso, e Achille Bonito Oliva, che a una di queste “svolte” ha dato nel 1979, quarantacinque anni fa, un nome che non si dimentica: Transavanguardia.
Informazioni
Ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione
Sala Auditorium - Palazzo Esposizioni Roma
Scalinata di via Milano 9a
Le prenotazioni si effettuano su questa pagina dalle ore 9:00 di giovedì 6 marzo fino a un’ora prima dell’incontro. Se non puoi venire ricorda di cancellare la prenotazione dalla tua area riservata sul sito, per permettere ad altri di partecipare. Senza prenotazione è comunque possibile accedere fino a esaurimento dei posti disponibili.