Ivan Kobaly, nato nel 1940 a Linz, in Austria, fu un appassionato frequentatore di cinema e uno dei suoi primi ricordi fu entrare furtivamente in una sala, accanto alla casa di sua nonna a Salisburgo, per guardare un film di Rita Hayworth mentre veniva proiettato per le forze di occupazione americane. La sua famiglia emigrò in Canada quando aveva dieci anni, e da allora in poi fu conosciuto come John Kobal. Come ogni adolescente Kobal iniziò a raccogliere cimeli di film, un modo per un ragazzo negli anni 1950 di sentire un legame nel lontano Canada con il glamour di Hollywood.
Dopo aver finito il liceo Kobal si trasferì, dopo un breve soggiorno a New York, a Londra che sarebbe rimasta la sua casa per il resto della sua vita. Trascorse quattro anni in giro per le province inglesi e ad apparire in spettacoli serali, ma nel frattempo passava i suoi pomeriggi a rovistare tra i mercatini dell'antiquariato e le librerie di seconda mano in cerca di cimeli cinematografici, tra cui annuali di vecchi film, riviste amatoriali, cartoline postali e istantanee di film. Con il 1964 terminò la sua carriera di attore, anche se le sue abilità teatrali, le sfruttò quando iniziò a collaborare come freelance nel programma radio della BBC Movie-Go-Round, e più tardi divenne il corrispondente americano della rete. Frequenti viaggi a New York e Los Angeles coincisero con la chiusura dei principali studi cinematografici di Hollywood. Per un giovane interessato ad acquisire le reliquie del passato glorioso di Hollywood questo non poteva che essere un momento più favorevole. Appena gli studi svuotarono letteralmente gli archivi fotografici, che avevano accumulato materiale sin dall'inizio della produzione cinematografica, Kobal fu lì per raccogliere tanto quanto potesse infilare nel bagagliaio della sua station wagon.
Kobal teneva moltissimo alla conservazione dei manufatti passati di Hollywood. In breve fu conosciuto come colui da cui “vai a rifornirti” se uno avesse voluto una buona fotografia di Joan Crawford o Bette Davis. John Kobal pubblicò diversi libri tra cui il pionieristico L’arte dei grandi fotografi di Hollywood (1980). Autore di più di trenta libri sulla storia cinematografica, morì a Londra nel 1991.