Vladimir Radunsky, prematuramente scomparso nel 2019, ha pubblicato più di trenta libri per bambini alcuni dei quali entrati a far parte della lista dei best sellers del New York Times.
I suoi libri sono stati tradotti in Francia, Inghilterra, Germania, Italia, Spagna, Grecia, Turchia, Paesi Bassi, Corea e Giappone e hanno ricevuto numerosi premi internazionali tra i quali "The New York Times Best Illustrated Book Award" e il premio "Critici in Erba" di Bologna.
Al suo lavoro sono state dedicate mostre in Francia, Italia, Svizzera, Russia, Giappone e negli Stati Uniti.
In tempi più recenti e durante i suoi prolungati soggiorni a Roma, ha iniziato a interessarsi ad altre forme d’arte. Spinto dalla convinzione che esista realmente un mondo nel quale gli animali indossino vestiti (quello che tutti abbiamo conosciuto nell'infanzia nei libri per bambini), Vladimir Radunsky si è dedicato alla creazione di vestiti fantasiosi per animali di grandi dimensioni.
"Ho sempre cercato di essere sincero con il mio pubblico”, ha dichiarato l’artista, “non invento mai cose nei miei libri. Sono convinto che un mondo incantato in cui ci sono animali ben vestiti e che parlano esiste veramente. La mia collezione ne è una delle tante prove. Non ho dubbi sul fatto che dopo aver visitato la mia mostra, anche il pubblico ci creda".
Pantaloni equestri per cavalli da corsa, un abito da sposa per un anaconda, un costume da bagno per un ippopotamo, le pantofole di Babbar e altri costumi sono stati esposti nel 2008 a Milano nella galleria Nina Due nell’ambito della Fashion Week e successivamente, nel 2011, a Palazzo Esposizioni Roma.
Per il balletto Don Chisciotte, rappresentato al Teatro dell'Opera di Roma nel 2017, Radunsky ha realizzato le scene e i costumi ispirato da Mikhail Baryshnikov che aveva immaginato questa nuova produzione come una storia per bambini ingenua e commovente, una vera e propria fiaba.