The Greeting, 1995
Installazione video-sonora
Proiezione di video a colori su un grande schermo verticale montato a parete in un ambiente oscurato; audio amplificato in stereofonia 4,3 m x 6,6 m x 7,8 m
The Greeting si ispira alla Visitazione (1528-29) di Pontormo. Due donne sono impegnate in una conversazione, alle loro spalle sono visibili edifici industriali, allineati in un’insolita prospettiva sullo sfondo di un arido paesaggio urbano. Le due donne sono interrotte da una terza figura femminile, che entra in scena e si dirige verso loro: dalle espressioni e dai gesti appare evidente che una la conosce bene, l’altra invece solo di vista o forse non sa nemmeno chi sia. La nuova arrivata si rivolge all’amica, la abbraccia e le sussurra qualcosa all’orecchio, ignorando ed escludendo la seconda donna. Nel frattempo si solleva un vento leggero e la luce cambia lievemente. A questo punto, in un’atmosfera di imbarazzo tangibile, vengono fatte le presentazioni e le tre donne iniziano a scambiarsi convenevoli.
Il video mette in rilievo il linguaggio del corpo, fatto di gesti inconsapevoli, e le sfumature che caratterizzano le rapide occhiate e i movimenti delle donne, elementi che restano sospesi nella coscienza dell’osservatore. Anche le minime variazioni nella luce e nelle condizioni atmosferiche diventano fasi cruciali dell’evento, che non spiega le azioni delle protagoniste e non ne rivela le intenzioni, lasciando che il significato di questo enigmatico saluto aleggi sull’opera come atto ambiguo, speculativo.
The Veiling, 1995
Installazione video-sonora
Proiezioni di video a colori su due canali, dalle estremità opposte di una grande galleria buia attraverso nove grandi velari sospesi al soffitto; due canali di suono monofonico amplificato, quattro altoparlanti
3,5 m x 6,7 m x 9,4 m
Sottili veli di tessuto traslucido paralleli tra loro pendono al centro di una stanza buia. Un uomo e una donna si avvicinano e si allontanano dalla videocamera, inquadrati in vari paesaggi notturni, mentre si spostano al rallentatore da zone d’ombra a zone di luce viva. Filmate separatamente e riprodotte con due diversi proiettori, le sequenze delle due figure non sono mai presenti in contemporanea nello stesso fotogramma, solo la luce delle loro immagini si intreccia sulle stoffa dei veli.
The Crossing, 1996
Installazione video-sonora
Video a colori proiettato su due canali, dalle estremità opposte di una grande galleria buia su due grandi schermi collocati dorso a dorso, sospesi al soffitto e fissati al pavimento; quattro canali di audio amplificato in stereofonia, quattro altoparlanti 4,9 m x 8,4 m x 17,4 m
Sulla parte anteriore e posteriore di uno schermo due immagini in simultanea mostrano una singola azione, incentrata su una figura umana, che culmina in un annichilimento violento a opera delle due forze naturali opposte rappresentate da fuoco e acqua.
Su un lato dello schermo, una sagoma avanza lentamente da una grande distanza attraverso uno spazio immerso nell’oscurità: a poco a poco si fa più distinta e presto è riconoscibile un uomo che si dirige verso l’osservatore, diventando sempre più grande. Ai suoi piedi appare una fiammella votiva. Un rombo fragoroso invade la scena, mentre la figura viene rapidamente avvolta da un violento incendio. Subito il fuoco si ritira, finché restano solo sporadiche fiamme che guizzano su un pavimento carbonizzato. L’uomo non c’è più. Il monitor torna a essere nero e la scena ricomincia da capo.
Sull’altro lato dello schermo è visibile di nuovo una figura umana scura che si avvicina. Esce lentamente dall’ombra e cammina verso l’osservatore, esattamente come l’altra. All’improvviso uno scroscio d’acqua tra l’azzurro e l’argento si riversa sulla testa dell’uomo, schizzando gocce in tutte le direzioni. Il getto d’acqua si trasforma velocemente in un torrente impetuoso, che sommerge la figura mentre un rombo fragoroso invade la scena. L’acqua comincia a calare e si ritira, finché restano solo poche gocce che cadono su un pavimento bagnato. L’uomo non c’è più. Il monitor torna a essere nero e la scena ricomincia da capo.
I due elementi naturali - fuoco e acqua - compaiono nel loro aspetto distruttivo, ma al tempo stesso manifestano la loro qualità catartica, purificatrice, capace di trasformare e rigenerare. In questo modo l’annientamento di sé diventa il mezzo necessario per raggiungere trascendenza e liberazione.
Dolorosa, 2000
Video a colori in dittico proiettato su due schermi piatti a cristalli liquidi autoportanti, incernierati 40,6 cm x 62,2 cm x 14,6 cm
Dolorosa è una celebrazione della sofferenza, una condizione umana universale. Le immagini di un uomo e una donna sono presentate su due schermi digitali piatti distinti, come fossero ritratti fotografici. Unite eppure separate, le due figure sono colte all’apice del dolore, le guance rigate di lacrime. La sequenza è rallentata e riprodotta in loop, così da collocare il pianto individuale e contingente nel contesto perenne dell’eterno travaglio.
The Locked Garden, 2000
Video a colori in dittico su due schermi piatti a cristalli liquidi autoportanti, incernierati
40,6 cm x 65,4 cm x 14 cm
Due schermi piatti digitali mostrano i primi piani di un uomo e una donna, filmati separatamente, che passano attraverso i quattro stati emotivi archetipici di gioia, dolore, rabbia e paura. Imitando il tradizionale ritratto fotografico, la proiezione estremamente rallentata espande nel tempo le immagini cristallizzate, aprendo uno spiraglio nel mondo delle emozioni, così spesso nascosto alla vista, e lasciando intravedere la complessità delle relazioni umane che ne è alla base.
“Departing Angel”–part 1 of Five Angels for the Millennium, 2001
Installazione video-sonora
Proiezione di video a colori sulla parete di una grande sala buia; sonoro in stereofonia
Dimensioni dell’immagine proiettata: 2,4 m x 3,2 m, dimensioni della sala: variabili
Departing Angel descrive uno dei momenti più profondi e misteriosi dell’esistenza umana: la fase di transizione dalla vita alla morte. L’immagine di una morte per annegamento scorre a ritroso nel tempo fino a diventare una nascita. Il risultato è il ritratto dell’essenza spirituale di un essere umano che compie l’ultimo viaggio, trasportato dall’esistenza alla non - esistenza. Una figura immobile levita verso l’alto, come priva di peso, superando il divario tra cielo e terra nel cammino dalle tenebre alla luce, dal tempo all’eternità, dalla morte all’immortalità.
Surrender, 2001
Video a colori in dittico su due schermi al plasma montati in verticale sulla parete 204,2 cm x 61 cm x 8,9 cm
Surrender è un dittico formato da due schermi piatti al plasma, fissati alla parete e disposti in verticale uno sopra l’altro, che mostrano rispettivamente un uomo e una donna.
Le due figure si prostrano compiendo tre inchini sincronizzati di durata e intensità emotiva crescenti. A prima vista, sembra che il movimento le avvicini fisicamente, come si scambiassero un bacio o un abbraccio. Le loro azioni, tuttavia, rivelano la presenza di una superficie d’acqua sul margine inferiore dello schermo, in cui l’uomo e la donna immergono il viso. Quando si sollevano, il dolore e l’angoscia che provano sembrano aumentare insieme all’incresparsi dell’acqua provocato dal loro gesto. Quando anche i corpi iniziano a infrangersi in un tremolio fluttuante, l’osservatore si rende conto di aver guardato il riflesso sullo specchio d’acqua e non l’immagine diretta.
Catherine’s Room, 2001
Video a colori in polittico, su cinque schermi piatti a cristalli liquidi montati sulla parete
38,1 cm x 246,4 cm x 5,7 cm
Catherine’s Room getta uno sguardo nel privato di una donna solitaria, che trascorre nella propria stanza una giornata scandita da una serie di rituali quotidiani. Ogni pannello rappresenta un diverso momento cronologico: mattina, pomeriggio, tramonto, sera e notte. La mattina la donna inizia il nuovo giorno praticando yoga; il pomeriggio rammenda alla luce del sole che si riversa dalla finestra; al tramonto si sforza di superare un blocco creativo legato al suo lavoro di scrittrice; la sera entra in una fase riflessiva accendendo file di candele che rischiarano l’oscurità della stanza; la notte, infine, si prepara per andare a letto: spegne le luci, si toglie i vestiti e lentamente si allontana per andare a dormire, sola nella stanza buia e silenziosa.
Il mondo oltre la finestra simboleggia un diverso livello temporale, che trasforma la scena – da semplice testimonianza dello scorrere di un giorno – nella visione più ampia della vita legata ai cicli della natura.
Four Hands, 2001
Video in bianco e nero in polittico, su quattro schermi piatti a cristalli liquidi montati su una mensola
22,9 cm x 129,5 cm x 20,3 cm
Quattro schermi piatti di piccole dimensioni disposti in fila su una mensola mostrano quattro paia di mani in movimento. Nei video, girati in bianco e nero con una videocamera ad alta sensibilità alla luce per le riprese notturne, le mani di un ragazzo, un uomo e una donna di mezza età e una donna anziana compiono una serie di gesti al rallentatore. La mimica, familiare e arcana insieme, combina una vasta gamma di influenze che vanno dai mudra buddisti alle tavole di chirologia inglesi del XVII secolo.
Anima, 2000
Video a colori in trittico, su tre schermi piatti a cristalli liquidi montati sulla parete 41,3 cm x 190,5 cm x 5,1 cm (dimensioni complessive)
Anima è uno studio di quattro emozioni primarie – gioia, dolore, rabbia e paura – che si susseguono sul viso di tre persone a un ritmo fortemente rallentato. Le figure di un uomo e due donne, che evocano la composizione fotografica, sono collocati in fila sulla parete, simili a ritratti incorniciati. Ogni attore è ripreso in piano sequenza e passa da un’emozione all’altra in una continua gradazione di espressioni. A prima vista, le tre immagini sembrano statiche, ma lievi cambiamenti nella mimica facciale e alcuni movimenti quasi impercettibili, come per esempio il battere delle palpebre, indicano che in realtà sono animate.
Silent Mountain, 2001
Video a colori in dittico, su due schermi al plasma montati sulla parete l’uno accanto all’altro
102,1 cm x 121,9 cm x 8,9 cm
Due schermi adiacenti mostrano un uomo e una donna invasi da un’ondata crescente di tensione emotiva, la cui intensità sale a livelli insostenibili. La mimica facciale e i movimenti dei corpi che si contorcono esprimono la fatica delle due figure che lottano per contrastare una forza che minaccia di travolgerle. Infine, quando il dolore e la capacità di resistenza raggiungono il punto di rottura, prorompono in un grido violento.
Emergence, 2002
Retroproiezione di un video a colori in alta definizione su uno schermo montato a parete in una stanza oscurata
Dimensioni dell’immagine proiettata: 2 m x 2 m; dimensioni della stanza: variabili
Due donne sono sedute ai lati di un fonte battesimale marmoreo all’interno di una piccola corte. A un tratto la più giovane si volta e guarda il battistero. Osserva incredula prima la testa di un uomo e poi l’intero corpo che si erge, facendo traboccare l’acqua sullo zoccolo e sul pavimento.
Il rumore attira l’attenzione dell’altra donna, che si gira per assistere all’evento miracoloso. Si alza, spinta dalla presenza dell’uomo. La compagna afferra il braccio del giovane e inizia ad accarezzarlo, come salutando un amante perduto. Quando il corpo bianco si è sollevato in tutta la sua statura, l’uomo vacilla e cade. La donna più vecchia lo sorregge prendendolo tra le braccia e, con l’aiuto della giovane, lo depone faticosamente a terra con delicatezza. Cullando in grembo la testa dell’uomo, la donna più vecchia scoppia in lacrime, mentre la compagna, sopraffatta dall’emozione, lo abbraccia teneramente.
Observance, 2002
Video a colori in alta definizione su schermo al plasma montato a parete 120,7 cm x 72,4 cm x 10,2 cm
Un flusso continuo di persone avanza verso l’osservatore in una processione al rallentatore. Uno dopo l’altro, si fermano all’inizio della fila, sopraffatti dall’emozione. I loro occhi fissano un punto fuori campo, subito al di sotto del monitor. La scena è pervasa da un’aura di solennità e dolore. Di tanto in tanto, singole figure si toccano o si scambiano sguardi mentre passano, le coppie si consolano a vicenda nel cordoglio condiviso. Tutti sono uniti dal desiderio comune di raggiungere l’inizio della fila ed entrare in contatto con ciò che troveranno ad attenderli. Una volta terminata la performance individuale, si rimettono in coda per lasciare la scena agli altri.
Bodies of Light, 2006
Video in bianco e nero in dittico, su schermi al plasma montati a parete 102 cm x 122 cm (dimensioni complessive)
Bodies of Light è un dittico formato da due schermi piatti su cui sono visibili un uomo e una donna, immersi nell’acqua fino al ginocchio, in una stanza illuminata da una luce fioca. Ispirata alla dottrina del buddismo tantrico sulla dissoluzione del corpo durante il processo di morte e rinascita, l’opera è la rappresentazione in movimento di un corpo maschile e uno femminile, in cui una sfera di luce intensa si sposta a intervalli regolari lungo l’asse verticale centrale, dall’alto verso il basso e viceversa. Il passaggio della luce determina il progressivo dissolvimento della forma corporea, raffigurato da striature scure. La materia svanisce in stadi successivi: prima la pelle, poi i muscoli, gli organi, il sistema cardiovascolare e infine lo scheletro, finché resta solo la silhouette del corpo, anch’essa destinata a scomparire.
Ocean Without a Shore [selections], 2007
Installazione video-sonora
Video a colori in alta definizione, in trittico, uno schermo al plasma da 65 pollici montato in verticale, due altoparlanti
Questa videoinstallazione è stata presentata per la prima volta nel 2007, in occasione della Biennale di Venezia: un trittico composto da tre schermi montati all’interno della quattrocentesca Chiesa di San Gallo, in corrispondenza degli altari. Qui l’opera viene riproposta in una versione rivisitata, formata da un unico elemento. Il monitor diventa un portale spazio-tempo, che permette agli esseri umani di entrare e uscire dal mondo corporeo. Il passaggio è rappresentato come una serie di incontri nel punto di intersezione tra la vita e la morte. Uno dopo l’altro, gli attori avanzano lentamente dall’ombra alla luce, in una successione continua. Raggiunta la soglia, ciascuno deve trovare la forza e il coraggio di oltrepassare un muro d’acqua ed entrare così a far parte della dimensione materiale. Nel momento in cui prendono coscienza della propria fisicità, gli individui comprendono anche che la vita è caduca e sono condannati a separarsi di nuovo dal corpo, per fare inevitabilmente ritorno alle ombre. Il video va avanti in loop, ripetendosi in un ciclo senza fine.