Mario Ceroli

06.10__02.12.2007
Mario Ceroli 6 ottobre__2 dicembre 2007
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Immagine mostra

A cura di Maurizio Calvesi e Claudia Terenzi

La mostra è dedicata a  Mario Ceroli, uno dei maggiori scultori a livello internazionale. A partire dai primi anni Sessanta, e fino alle opere più recenti, l'artista ha sempre rivelato una straordinaria ‘pratica' nel lavorare i più vari materiali, oltre ad una grande creatività. Molte sono le sue opere esposte in Italia e all'estero in collezioni private e nei più importanti musei, è da sottolineare, inoltre, la sua presenza alle mostre più significative (alla Biennale di Venezia del '66 aveva presentato la Cassa Sistina, che ebbe il premio per la scultura).
In questa opera, come in altre successive, si può considerare un antesignano dell'arte povera, ed è soprattutto la sua ricerca sui profili, solitamente in legno, una ricerca di grande originalità, che avrà notevoli sviluppi sulla sua produzione: nota, tra queste opere è La Cina (1966), una schiera compatta di sagome in legno che divengono un allestimento spettacolare, oltre ad alludere alla ideologia collettiva che ne era alla base.
Bisogna ricordare i tanti allestimenti scenici realizzati dall'artista, per il teatro, per il cinema, per la televisione: Riccardo III con la regia di Luca Ronconi; Orgia di Pier Paolo Pasolini; Norma, diretto da Mauro Bolognini; Omaggio a Martin Luther King, musica di Goffredo Petrassi; Aida, diretta da Giuseppe Sinopoli.

Importanti i numerosi monumenti realizzati dall'artista, Goal a Roma, in legno dipinto, collocato accanto al Palazzetto dello Sport, gli interventi ambientali, come la Piazza dell'Orientale a Porto Rotondo, l'allestimento della chiesa e del teatro, l'interno della chiesa di Tor Bella Monaca, fino ai più recenti monumenti collocati a Firenze, in piazza Strozzi e alla Fortezza da Basso.
La mostra al Palazzo delle Esposizioni non vuole essere una antologica dell'opera di Mario Ceroli, ma piuttosto puntare sulla spettacolarità e sull'uso dei diversi materiali: il legno, il vetro, le terre colorate, la stoffa, la sabbia, la cenere. Quindi, oltre ad alcune opere rappresentative del lavoro precedente (quali La Cina, Pier delle Vigne, Le Tavole di Mosè, le tre grandi composizioni realizzate con diversi materiali, lana, solfato di rame, ossido di piombo: La barba di Saturno, Sopra di noi, Le strade della politica negli ultimi cento anni), è stata appositamente creata, nella sala centrale, una grande installazione con polveri di colori e sagome in legno, e, nelle sale adiacenti, opere della sua più recente ricerca, realizzate con legno e cenere, con carte vetrate, colori ed altro.
Curatore della mostra è Maurizio Calvesi, che firma un saggio nel catalogo sul complessivo percorso artistico di Mario Ceroli. Altri testi in catalogo di Luigi Ficacci, riguardano la mostra e la spettacolarità dell'opera dell'artista; di Claudia Terenzi sui diversi mezzi espressivi. Una sintesi, quindi, dei suoi molteplici interventi, dalla scultura, alla pittura, alle installazioni, agli allestimenti scenici, attraverso l'analisi delle mostre più importanti e delle più significative testimonianze critiche.

Catalogo: GAmm, Giunti Arte Mostre Musei