In tempi moderni, l’Acquedotto del Peschiera rappresenta la continuazione della storica eccellenza dei romani nel campo dell’approvvigionamento idrico, collocandosi tra le opere più importanti in Italia e anche nel mondo.
Non solo perché fornisce pura acqua di sorgente garantendo giorno dopo giorno l’approvvigionamento idrico di Roma e di molti comuni del Reatino, della bassa Sabina e della costa settentrionale del Lazio, da Fiumicino a Civitavecchia, ma perché è una delle più potenti testimonianze del genio italiano nel campo dell’ingegneria civile e idraulica.
Questa esposizione vuole raccontare la storia dell’Acquedotto del Peschiera, che si identifica a tutto tondo con quella di ACEA e che incontra i tempi e i protagonisti della Storia del Paese per un secolo e oltre, se pensiamo che i primi studi di fattibilità dell’Acquedotto del Peschiera risalgono ai primi del Novecento.
Nel 1938, anno di posa della prima pietra, l’Italia si prepara ad affrontare la Seconda guerra mondiale e la conseguente crisi post bellica, per poi riprendersi, trovare ostacoli, crescere, incontrare nuove sfide e arrivare fino ai nostri giorni.
La mostra illustra con immagini, documenti originali, video d’epoca e installazioni gli ottant’anni dell’Acquedotto descrivendo le diverse fasi di realizzazione, dall’inizio dei lavori fino ad arrivare all’Acquedotto del Peschiera oggi, dove qualità dell’acqua, sicurezza e tutela dell’ambiente vanno di pari passo con l’innovazione delle infrastrutture.
Ogni tratta ha il volto e i personaggi di un periodo storico, ogni inaugurazione è una fotografia politica e sociale di un’epoca.