Cargo 1900, 1982
11’ 30”, col., son., ¾” U-matic
Regia: Paolo Rosa, Leonardo Sangiorgi
Fotografia: Fabio Cirifino
Riprese video: Giuseppe Baresi
Montaggio video: Paolo Rosa
Coordinamento progetto: Nino Bertoldo
Documentazione della giornata di viaggio di un gruppo musicale Rockabilly che raggiunge la sede della sua performance alle porte di Milano. Il video si sofferma sui dettagli del look e dei comportamenti che distinguono il movimento fuori dalla scena, prima del concerto, sul pullman per il trasferimento. Prodotto con il Teatro Out Off.
Sa truvedda, 1983
6’ 20”, col., son., ¾” U-matic
Regia: Paolo Rosa, Leonardo Sangiorgi
Fotografia: Fabio Cirifino
Riprese video: Giuseppe Baresi
Montaggio video: Paolo Rosa
Suonatore di truvedda: Gianni Secchi
Documento etnomusicale
Gianni Secchi suona uno strumento tradizionale sardo autocostruito "sa truvedda", che richiede la tecnica della respirazione continua. È il primo anno dalla formalizzazione del gruppo come Studio Azzurro, lo stesso anno del videoambiente Luci d’inganni in cui si mette in scena la relazione tra l’oggetto reale e l’oggetto virtuale presente nel video. Qui questa relazione avviene forzatamente all’interno dello schermo, con i primi esempi di isolamento dell’oggetto ripreso dallo sfondo. Lo schermo è considerato una sorta di specchio oppure una continuazione del racconto fisico nel racconto video digitale. All’immagine video del suonatore si sovrappone l’immagine scontornata dello strumento con un effetto di straniante tridimensionalità e presenza materica.
Conversazioni di cristallo, 1984
40’, col., son., ¾” U-matic
Regia: Paolo Rosa
Fotografia: Fabio Cirifino
Riprese video: Giuseppe Baresi
Montaggio video: Paolo Rosa
L’intervista a Brian Eno è stata realizzata in occasione della mostra CRYSTALS 83·84 tenutasi presso San Carpoforo a Milano. Il videodocumento mostra l’autore all’interno dello spazio espositivo che racconta il progetto con le sculture in secondo piano. L’illuminazione che smaterializza le sculture è spenta per un lungo tratto, durante il quale si alternano alle riprese nell’ambiente alcuni disegni progettuali. Verso la fine dell’intervista si iniziano a mostrare le sculture colorate dall’illuminazione che emana dalle stesse.
Don’t Ask Me Why (featuring GMM), 1985
3’, col., son., video M2
Regia: Paolo Rosa
Fotografia: Fabio Cirifino
Riprese video: Giuseppe Baresi, Mario Coccimiglio
Montaggio video: Paolo Rosa
Videoclip per Don’t ask me why di e con Alexander Robotnick.
«Per il video: siamo sempre più orientati verso Don’t ask me why. Il testo l’unico che fabula, che racconta qualcosa». Così si esprime Andrea Zingoni in una lettera a Paolo Rosa in cui i due artisti stavano definendo la produzione di questo videoclip, l’unico nell’esperienza di Studio Azzurro legato a una produzione musicale. Un lavoro in cui, coerentemente con la sua ricerca, Studio Azzurro prova a portare all’interno di un video monocanale il discorso sull’oggetto televisore, che viene ripreso come cornice privilegiata delle immagini video, ma anche come soggetto mobile in uno spazio astratto. Il montaggio entra ed esce continuamente dal monitor con un’azione "elastica" che richiede anche allo spettatore un continuo movimento virtuale tra due spazi immaginari.
Pianofortissimo, 1991
45’, col., son., video M2
Regia: Fabio Cirifino
Fotografia: Fabio Cirifino
Riprese video: Elmar Bartlmaer, Giuseppe Baresi, Luca Scarzella
Montaggio video: Cinzia Rizzo
40 pianoforti trattati da artisti, Collana Mudima
Dopo John Cage, oltre a suonare, si può fare qualsiasi cosa con il pianoforte. su questa asserzione si articola la mostra che ospita più di 40 artisti inviati da Fondazione Mudima a realizzare un’opera sul tema del pianoforte. In questo happening continuo che si rovescia come un flusso travolgente nel tempo e nello spazio delle sale di Mudima, si susseguono le più inaspettate azioni dall’esibizione virtuosistica alla distruzione dello strumento classico con violenza o con accurata ritualità mutuata della pratica dell’accordatura, dalla sua decorazione e disarticolazione alla sua riedizione in forma di giocattolo o oggetto di esercizio di design. Il videodocumento intreccia la ripresa delle azioni con interviste o semplici espressioni degli artisti convocati.
La sonorità dei gesti, 2017
6’ 25”, col., son., digitale
Progetto: Studio Azzurro
Direzione artistica: Fabio Cirifino, Laura Marcolini
Fotografia: Fabio Cirifino
Riprese video: Mario Coccimiglio
Montaggio: Marco Carati, Silvia Pellizzari
Postproduzione video: Mauro Macella
Suoni e musiche: Tommaso Leddi, Alberto Morelli
Personaggi in scena: Silvia Fiorin, Massimo Baldini, Loreta Mignolli, Antonella Cengiarotti, Marcello Broglia, Giovanni Boscaini, Marco Mottaran, Alex Merlini, Pietro Masella, Marco Furgeri, Pia Lasaponara, Francesco Reda, Giuseppe Grumo, Barbara Calcinati, Daniele Barbera, Davide Ferrari, Mimmo Cappadonna, Diana Vantini, Lorena Oliveri, Carmelina Di Bella, Tiziano Piccoli, Manjulata Mookey, Maurizio Anselmo, Serena Privitera, Renato Giacomello
Coordinati da Rosalba Boscaini e Barbara Calcinati
Video monocanale realizzato per Macro Asilo 2018. In un tempo in cui la comunicazione sembra rivolgersi con insistenza a forme di narrazione non verbale, incoraggiando nuovi paradigmi nell’articolazione del racconto, quest’opera è diretta a chi da sempre non utilizza la parola per comunicare e si affida a immagini e sequenze di gesti. Sordi e muti imparano questo linguaggio che lascia un ampio margine creativo e così, quotidianamente, "hanno racconti per le mani". Questi racconti volatili, effimeri, che non lascerebbero traccia della loro bellezza, trattati per renderne visibile la persistenza, rivelano la loro eleganza intrinseca e una forza poetica essenziale, resa universale dalla condivisione del mondo visivo.
I materiali sono frammenti di studio dell’opera IN PRINCIPIO (E POI), commissionata per la 55. Esposizione Internazionale d’Arte Biennale, Venezia 2013 e ora permanente nella Collezione di Arte Contemporanea dei Musei Vaticani.
Tutte le opere sono concesse dagli artisti
Studio Azzurro nasce nel 1982 a opera di Fabio Cirifino (Milano, 1942), Paolo Rosa (Rimini, 1949 – Corfù, 2013) e Leonardo Sangiorgi (Parma, 1949), cui si unisce Stefano Roveda (Milano, 1959) dal 1995 al 2011. Fin dall’inizio, il gruppo esplora le possibilità artistiche dei nuovi linguaggi tecnologici, in un attivo laboratorio di ricerca. Risalgono agli anni Ottanta le loro prime collaborazioni in ambito teatrale e cinematografico. Dal 1990 la ricerca del gruppo punta alla “sensibilizzazione”, attraverso l’uso di strumentazioni che aumentano la percezione sensoriale, come camere termiche, IR e raggi X. In quegli stessi anni Studio Azzurro sperimenta la capacità interattiva delle tecnologie, producendo “ambienti sensibili” in grado di rispondere all’attività del fruitore. L’interazione dello spettatore è principio alla base dei numerosi allestimenti museali curati dal gruppo, in cui pone inoltre una particolare attenzione al patrimonio paesaggistico e culturale.
Immagine: Studio Azzurro, still da Cargo 1900. Courtesy Studio Azzurro
Informazioni
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA. In Sala Cinema è obbligatorio indossare una mascherina FFP2. Le prenotazioni si effettuano su questo sito dalle ore 9.00 del lunedì precedente alla proiezione fino a un'ora prima. Sei pregato di arrivare 10 minuti prima dell'inizio, in caso contrario la prenotazione non sarà più valida e il posto verrà assegnato al pubblico in attesa all'ingresso. Se non puoi venire ricordati di cancellare la prenotazione dalla tua area riservata sul sito, per permettere ad altri di partecipare.
Sala Cinema
Scalinata di via Milano 9a