In Differenza e ripetizione (1969), Gilles Deleuze investe la ripetizione di un valore creativo. A fare da sfondo a questa concezione controintuitiva è una ben precisa ontologia che individua nella differenza, intesa come principio di variazione illimitata, l'essenza stessa della cosa. La superficie del quadro cessa così di essere un inerte ricettacolo per divenire un attivo campo di forze che si autostruttura secondo una propria immanente logica.
Immagine: Carla Accardi, Verderosso, 1963, tempera alla caseina su tela, cm 96,7 x 146, Collezione Intesa Sanpaolo Gallerie d'Italia - Milano
© Carla Accardi by SIAE 2024, Photo Paolo Vandrash, Milano. Courtesy Archivio Patrimonio Artistico Intesa Sanpaolo
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Auditorium - Palazzo Esposizioni Roma
Scalinata di via Milano 9a