Calder e l'arte della percezione

23 ottobre 2009 
Un incontro tra critica, arte e vita sull'inventore dei mobile - INGRESSO LIBERO

Calder e l'arte della percezione, è il titolo dell'incontro aperto al pubblico di venerdì 23 ottobre alle ore 18.30 a Palazzo delle Esposizioni di Roma. Si tratta di  un'opportunità, unica e innovativa nel panorama italiano, per esplorare l'opera di Alexander Calder attraverso una conversazione sui generis tra il curatore della mostra, Alexander S.C. Rower, il professore e critico d'arte Arnauld Pierre e il mago Mark Mitton.
I  relatori esploreranno il processo di percezione sia da parte dei fruitori dell'opera del più celebrato scultore americano, sia dell'artista stesso nei confronti del mondo e delle cose, oltre che in primo luogo del suo "fare" arte.
Alexander S. C. Rower, presidente della Fondazione Calder, curatore della mostra e nipote di Alexander Calder. Sin dall'inizio, nel 1987, Rower ha documentato più di 22.000 opere di Calder e istituito un vasto archivio dedicato a tutti gli aspetti della carriera dell'artista. Rower ha curato o co-curato numerose esposizioni, tra cui Calder Jewelry (2008), Norton Museum of Art, West Palm Beach, Philadelphia Museum of Art e Metropolitan Museum of Art; Calder: Gravity and Grace (2003), Guggenheim, Bilbao e Reina Sofia, Madrid , e Alexander Calder: 1898-1976 (1998), National Gallery of Art, Washington, D.C. e San Francisco Museum of Modern Art. Ha pubblicato molti testi sulla vita e sull'opera di Calder e frequenti letture sull'argomento.
Arnauld Pierre è professore di storia dell'arte all'Università della Sorbona di Parigi. Recentemente ha pubblicato un libro dedicato all'opera di Calder intitolato Calder: Mouvement et réalité (2009). È anche l'autore di un libro su Picabia e  di molti altri testi e studi sugli artisti dell'Avanguardia, dalla nascita dell'astrazione all'arte cinetica. Al momento sta organizzando una mostra intitolata Fernand Léger et le langage du signal al Museo nazionale Fernand Léger, Biot (giugno-settembre 2010) e sta per pubblicare un libro intitolato Maternités cosmiques. La recherche des origines, de Kupka à Kubrick.
Mark Mitton è un mago professionista affascinato dall'uso della magia finalizzato ad una migliore comprensione del nostro modo di vedere il mondo. Oltre a creare numeri magici per film, televisioni e palcoscenici di Brodway, Mitton esplora instancabilmente il tema della percezione da un punto di vista interdisciplinare. Recentemente ha preso parte ad una tavola rotonda con Chuck Close e Adam Gopnik, è stato filmato da Bruce Nauman in un lavoro attualmente in mostra nella retrospettiva dell'artista alla Biennale di Venezia. Si è esibito con il premio Nobel Gerald Edelman.  

Informazioni

ingresso libero fino ad esaurimento posti

sala Cinema

scalinata di via Milano 9A