di Alberto Lattuada e Federico Fellini. Italia, 1950, 107’
Fellini esordisce alla regia con Lattuada, firmando anche il soggetto di quest’opera sorprendente. Con ironia crudele fissa già il perimetro dei suoi sogni: sul palcoscenico del varietà, tra guitti e soubrette, sorride a un’umanità deformata, prima che ceda alla modernità.
Informazioni
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Sala Cinema
Scalinata di via Milano 9a