Gli studi di economia antica spesso si basano sul modello dell’homo oeconomicus ovvero sull’assunto, tipico della scuola economica neoclassica, che ogni individuo tende attraverso scelte razionali e informate alla massimizzazione del profitto e alla minimizzazione della perdita. Questo è però da molto tempo sotto attacco – ad esempio ad opera dell’Economia Comportamentale. Si intende quindi mostrare, nello specifico campo della storia monetaria romana – e soprattutto tardoimperiale – quali interpretazioni stabilite poggino su tale postulato, e proporre approcci diversi allo studio della monetazione antica.
Filippo Carlà-Uhink è professore ordinario di storia antica all’Università di Potsdam (Germania). Ha studiato lettere classiche all’Università di Torino e conseguito il dottorato in Scienze dell’Antichità all’Università di Udine. Dopo il dottorato ha lavorato come ricercatore e docente a vario titolo presso le Università di Heidelberg, Mainz, Exeter, prima di essere chiamato nel 2018 a ricoprire la cattedra a Potsdam. I suoi principali filoni di ricerca sono la storia monetaria ed economica del mondo antico e la ricezione dell’antico nella cultura popolare contemporanea.
Informazioni
Palazzo Esposizioni Roma – Sala Auditorium
Scalinata di via Milano 9a, Roma
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