Painting, 2007,
16’ 33”, col., son., video digitale
Painting fu Presentato per la prima volta alla 52ima Biennale di Venezia, nell'ambito della mostra principale curata da Robert Storr, un work in progress che documenta lo stratificarsi continuo di scritte e cancellazioni lungo le mura esterne del carcere di San Vittore a Milano. La cinta muraria - confine tra due mondi (il carcere e la città) in relazione simbiotica tra di loro - diventa il luogo in cui prende vita il dialogo fra questi mondi, e fra i diversi nuclei sociali che vivono a ridosso del muro: i carcerati, i loro parenti e amici, i secondini, la variegata umanità che abita il quartiere (di cui fanno parte gli stessi artisti, che per qualche tempo hanno avuto uno studio nei pressi del carcere. Scritte, immagini e interventi censori diventano gli elementi linguistici di un solo discorso, di un unico, grande "dipinto" che documenta, nel suo procedere, la vita di una comunità - e nel contempo rimanda ad altri dipinti, altri muri, altre comunità cresciute a ridosso di una frontiera.
Artist Serial Killer, 2008
12’ 24”, col., son., DV
L'assassino è sul treno ma non possiamo vederlo. Mentre guarda fuori dal finestrino, si addormenta. Il suo viaggio onirico inizia in una foresta profonda, l'assassino cammina da solo fino a quando trova un piccolo villaggio dominato da un'enorme casa di campagna.
Si può sentire il suo respiro ma non si può vedere il suo volto.
Entrando nella casa, che sembra più una clinica psichiatrica privata, l'assassino inizia a uccidere tutti quelli che incontra in un climax di violenza e immagini splatter.
Tra gli altri uccide Joseph Beuys, Marina Abramovich, Bill Viola, Paul McCarthy e Pippilotti Rist.
Nell'ultima scena si sveglia, il giorno è finito, il tramonto sta colorando la campagna e il treno continua a viaggiare veloce. Nulla è realmente accaduto.
Il punto di vista del Killer è lo stesso dello spettatore come se tutti i video artisti sperimentali fossero stati uccisi dal pubblico stesso.
Come in "Verifica Incerta" di Barucchello e Grifi nessuna immagine è stata ripresa, nessun audio è stato creato.
Tutte le riprese del film sono state rubate da uno dei più grandi archivi di videoarte.
Black Hole, 2008
1’ 30”, col., son., DV
Black Hole fa parte di una serie di opere del progetto Photons, un esperimento di ibridazione teorica ed estetica tra arte e scienza. Le immagini sono state girate nel laboratorio del Dipartimento di Fisica Sperimentale della Frei Universitat di Berlino, durante una serie di esperimenti eseguiti dal fisico dott. Markus Guhr. E’ qui che accade qualcosa di affascinante, un piccolo fenomeno sospeso tra alta tecnologia e incantesimo. Guhr controlla le oscillazioni di molecole con l’utilizzo di fotoni di un laser. Questa sperimentazione al confine tra arte e scienza va oltre il riduzionismo dato dalle strutture programmate delle esplosioni, ed evidenzia l'aspetto oscuro dell'indeterminatezza rivelato da esplosioni incontrollabili, fuori dalla griglia ritmica e da ogni possibile controllo.
All my Friends Are Dead, 2009 in Africa, 2009
30’ 48”, col., son., video digitale
Il film "All my friends are dead", è nato dall'esperienza che gli artisti hanno vissuto durante il loro soggiorno nel villaggio di Bandjoun, nel Camerun occidentale, durante la spedizione scientifica dell'antropologo Ivan Bargna. Un periodo durante il quale gli artisti hanno avuto la possibilità di familiarizzare con la società e la cultura del popolo Bamileke, la cui apertura alla modernità (stiamo parlando di commercianti sempre alla ricerca di nuove opportunità commerciali) va di pari passo con un forte senso della tradizione. Così, il re di Bandjoun, nonostante viaggi su una Mercedes, continua ad avere il suo doppio spirituale nel leopardo e a far arrivare la pioggia per fertilizzare i campi. Così come le maschere degli elefanti non hanno smesso di ballare anche se le stesse persone che le indossano parlano al cellulare e indossano nike.
Quindi con la recessione economica zombie e vampiri stanno prendendo piede, perché la stregoneria non è la sopravvivenza di un passato oscuro, ma il linguaggio con cui si cerca di dare un senso alla miseria e alle ingiustizie sociali di un mondo globalizzato.
Girando un film horror con un cast locale e usando il set e il palcoscenico come un campo etnografico, Alterazioni Video e Ivan Bargna hanno posto la paura come oggetto della loro indagine, disturbando il confine incerto, tra realtà e inganno, tra emozioni personali e performance sceniche, tra arte e antropologia.
Akira, 2009
1’ 32” loop, col., son., 16 mm
Akira è un Haiku d’immagini in movimento
Intervallo, 2009
3’ 37”, col., son., video digitale
In Italia la Rai, nei vuoti di programmazione causati da problemi tecnici nelle trasmissioni via satellite o di improvvise interruzioni dei programmi trasmessi in diretta, trasmetteva una successione di immagini di scorci paesaggistici e di monumenti italiani, corredate dal nome del luogo e del particolare visualizzato. Di tanto in tanto compariva anche la parola Intervallo a carattere maiuscolo sulle immagini.
Hotel Milano, 2012
15’ 44”, col., son., video digitale
Girato durante l'occupazione della Torre Alfa di Milano.
Godetevi un ritratto dell'ambivalente città di Milano, innamoratevi della bellezza e della storia. questa è la storia di un sogno che è diventato realtà.
Ambaradan, 2014
34’ 10”, col., son., video digitale
Ambaradan è un film di Alterazioni Video girato nella valle dell'Omo in Etiopia.
Un gruppo d’indigene della tribù Hammer si impossessano di una telecamera e girano un videoclip pop in difesa del loro fiume minacciato dalla più grande diga d'africa mai costruita.
Non un film sugli indigeni dunque ma un film girato scritto e diretto insieme agli indigeni e alla loro sensibilità estetica.
Tutte le opere sono concesse dagli artisti
Alterazioni Video è un collettivo nato a Milano nel 2004 per opera di Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo Erenbourg, Andrea Masu e Giacomo Porfiri. Con la partecipazione alla mostra Empowerment. Cantiere Italia, radiografia dell’Italia che cambia attraverso 60 artisti, tenutasi a Genova nello stesso anno, il gruppo avvia una prolifica attività che annovera presenze a fiere e biennali, oltre che a una settantina di mostre, tra collettive e personali. Partendo dalle realtà locali, senza copione, con procedere rapido e un budget minimo, gli artisti realizzano produzioni cinematografiche basate sull’improvvisazione e sul paradosso, come i “turbo film”. Di notevoli mole e durata è il progetto Incompiuto, avviato nel 2006, che cataloga le opere architettoniche non portate a termine in Italia.
Alterazioni Video, All my Friends Are Dead, Bandjoun Cameroon, 2009. Courtesy gli artisti
Informazioni
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA. In Sala Cinema è obbligatorio indossare una mascherina FFP2. Le prenotazioni si effettuano su questo sito dalle ore 9.00 del lunedì precedente alla proiezione fino a un'ora prima. Sei pregato di arrivare 10 minuti prima dell'inizio, in caso contrario la prenotazione non sarà più valida e il posto verrà assegnato al pubblico in attesa all'ingresso. Se non puoi venire ricordati di cancellare la prenotazione dalla tua area riservata sul sito, per permettere ad altri di partecipare.
Sala Cinema
Scalinata di via Milano 9a