Autoritratto Auschwitz, 1967
94’, col., son., 16 mm
Insieme a documenti girati da Grifi ad Auschwitz, si vede Monica Vitti che cerca di piangere, scarto del "Deserto rosso" di Michelangelo Antonioni, mentre lo speaker (Carlo Silvestro) legge un documento sulle violenze subìte nel '69 da un gruppo di detenuti durante un trasferimento dal carcere di S. Vittore di Milano al carcere di Mamone in Sardegna.
Orgonauti, evviva!, 1968
20’, col., son., 16 mm
Regia, fotografia, montaggio: Alberto Grifi
Cortometraggio sperimentale che vede, in un futuro lontano, un'astronave abitata da un gruppo di giovani discendenti da una minoranza "sovversiva" scampata alla distruzione della Terra, recupera una capsula in cui si è conservato il corpo ibernato di un guerrafondaio reazionario, che dopo aver causato guerra e morte, ha abbandonato la Terra ormai invivibile. La sperimentazione visiva atta alla liberazione dello sguardo si intreccia alle visioni psichedeliche da un lato e alla teoria orgonica di Wilhelm Reich dall’altro.
Opere concesse dall'Associazione Culturale Alberto Grifi
Immagine: Alberto Grifi, still da Transfert per kamera verso Virulentia. Courtesy Associazione Culturale Alberto Grifi
Informazioni
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Sala Cinema
Scalinata di via Milano 9a