visite, video e letture integrate bilingue (italiano e LIS) rivolte al pubblico udente e sordo insieme
Si può leggere un libro o visitare una mostra affidando l’ascolto alle mani. Basta cambiare punto di vista e guardare la realtà con nuovi occhi! Molti appuntamenti per scoprire quanto affascinante e espressiva sia la lingua dei segni, silenziosi e allo stesso tempo loquaci, divertendoci a imparare alcune parole in LIS sperimentando un nuovo modo di comunicare.
Dialoghi silenziosi è un progetto nato nel 2015 per avvicinare tutti e tutte alla cultura nelle sue forme più varie. Durante le visite e i laboratori viene utilizzata la LIS non solo come strumento di mera traduzione e accessibilità, ma come strumento originale di educazione e mediazione per tutti i pubblici, adulti, bambini, udenti e sordi.
Da queste ricche esperienze e dall'impossibilità di incontrarci fisicamente durante la pandemia, sono nati i video e le rubriche in LIS, frutto della collaborazione tra il Laboratorio d'arte e l'ENS-Ente Nazione Sordi, i quali hanno costituito un gruppo di lavoro composto da educatrici museali, interpreti LIS, educatrici sorde e storiche dell'arte sorde. Il risultato è una serie di video brevi e chiari pensati per il pubblico dei più giovani in cui la passione del Laboratorio d’arte per l'illustrazione e la qualità grafica dell'immagine rispetta e sposa i criteri di fruibilità della Lingua dei Segni. Video in cui le proprietà di una lingua "visiva" vengono esaltate attraverso espedienti grafici che trasformano il segno e l'espressione in immagine, significante in significato, attraverso metafore visive e dinamiche che si materializzano sotto i nostri occhi.
A conclusione di ogni video ispirato a una mostra o un'opera presente al Palazzo delle Esposizioni, una rubrica LIS consente un focus su alcune parole e rispettivi segni che andranno a costituire un vocabolario animato che cresce nel tempo e che si potrà consultare innumerevoli volte.
Dal 2022, in occasione della mostra Il video rende felici. Videoarte in Italia, il Palazzo delle Esposizioni dispone di una pedana sensoriale che traduce i suoni in vibrazioni. In tal modo tutti i pubblici possono fruire opere e concerti in modo nuovo!