Giona A. Nazzaro, docente di Storia del Cinema, Triennio in Media Design e Arti Multimediali, NABA
A partire dalla fine degli anni Sessanta la rappresentazione del corpo ha subito una drammatica mutazione. In sintonia con le urgenze estetiche e politiche che attraversavano trasversalmente la società anche il corpo - come oggetto e segno e segno cinematografico - è riuscito progressivamente a sottrarsi all'interdetto e alla rimozione cui l'avevano consegnato i codici dell'autocensura. Attraverso il lavoro di creatori e artisti come Dick Smith, Rick Baker, Rob Bottin e altri ancora l’industria hollywoodiana si ridefinisce attraverso le nuove frontiere del visibile esplorate e rese percorribili dal talento di questi artigiani dello stupore, dell'incanto e della creazione. Durante la lezione, alla presenza e con il contributo di Makinarium, si evidenzierà come da quelle lontane intuizioni e risultati si sia giunti anche in Italia ad avere un'industria della "finzione" e della creazione fantastica. Gli stessi artisti di Makinarium illustreranno il loro percorso creativo e i legami che intrattengono con i loro predecessori, sia statunitensi che italiani.
immagine © Makinarium
Informazioni
partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alle mostre
Palazzo delle Esposizioni
via Nazionale 194