In collaborazione con l'Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Cnr
Le persone che amano la matematica ne parlano nello stesso modo in cui altri descrivono l'arte che ha un impatto: bella, travolgente, che incute timore. Gli algoritmi matematici aiutano gli storici dell'arte e i conservatori d'arte a ricavare informazioni che possono essere essenziali per la comprensione della storia di un'opera d'arte, o per la sua conservazione. I modelli matematici aiutano ad articolare o chiarire sensazioni intuitive. Questi sono solo alcuni dei molteplici modi in cui matematica e arte sono interconnesse e sui quali si soffermerà l’intervento, avvalendosi di esempi tratti dal lavoro della Daubechies e da quello di altri.
Ingrid Daubechies, Ph.D. in fisica teorica, ha dedicato la maggior parte della sua carriera alla trasposizione delle tecniche e delle analisi matematiche non solo in fisica, ma anche nell’elaborazione dei segnali, nell’imaging cerebrale, geofisica, morfologia biologica, nell’analisi e conservazione delle opere d’arte, così come nella ricerca matematica. Attualmente è professore alla Duke University, una delle università più prestigiose degli Stati Uniti. Durante l'isolamento causato dalla pandemia, ha dedicato parte del suo tempo alla realizzazione, insieme ad altri 23 matematici e artisti, di un'installazione artistica che cerca di comunicare la meraviglia, la bellezza e la stravaganza della matematica (mathemalchemy.org).
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