Quanta politica c’è nei corpi, fin dentro gli organi e l’anatomia. Scompaginare il rapporto tra fatti | finzioni | azioni | rappresentazioni. Prendersi cura collettivamente delle viscere esposte di alcune/i/u, così da ricostruire i comuni legami smembrati nella cultura della dissezione. Riconnettere corpi desiderati e esperienze soggettive incorporate, corpo anatomico e corpo biologico. Siamo in cerca di immaginari che spiazzino norme e gerarchie, per (ri)produrre geografie organiche inaspettate: transcorporeità, corpi tossici, non localizzabili, biomediati / tracce di narrazioni e figurazioni (trans)femministe tra gli infiniti processi di differenziazione e di autorganizzazione della materia vivente. È tempo di liberare scheletri | organi | ormoni | geni | cromosomi dai codici del binarismo sessuale, della razza, della classe.
Informazioni
partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alle mostre
Palazzo delle Esposizioni
via Nazionale 194