Organizzazione scientifica: Maria Bremer (Bibliotheca Hertziana - Istituto Max Planck per la storia dell’arte) e Daniela Lancioni (Azienda Speciale Palaexpo) Intervengono: Cristina Baldacci (Università Ca’ Foscari Venezia), Gabriella Giannachi (Exeter University), Johan Holten (Staatliche Kunsthalle Baden-Baden), Laura Iamurri (Università RomaTre), Lucio Turchetta (Accademia Belle Arti di Napoli), Claudio Zambianchi (Sapienza Università di Roma) In quanto istanze di selezione e pubblicazione, le mostre partecipano a processi di valorizzazione, canonizzazione e storicizzazione. Da un lato, ricostruire il momento espositivo permette dunque di far luce sull’arbitrarietà, spesso implicita, che fonda la prassi espositiva.
D’altra parte, il crescente interesse per la ricostruzione di mostre sembra essere ulteriormente motivato da una recente trasformazione del loro status. Piuttosto che semplici contenitori o contesti, le mostre sono sempre più intese come opere a sé stanti, che chiedono di essere studiate nella loro complessa interezza. Nell’intento di convocare una conversazione interdisciplinare riuniamo esperti provenienti dai campi della pratica curatoriale e della storia delle mostre.
Tra le molteplici motivazioni alla base dell’attuale fortuna delle ricostruzioni espositive, si analizza in primis la loro relazione con la storiografia. Data l’intima relazione delle mostre con la temporalità storica, la loro ricostruzione contiene infatti un potenziale interpretativo: in che misura la prassi espositiva può essere dunque utilizzata come strumento storiografico atto a fornire informazioni sui rituali sociali e sui regimi di verità? In che modo può farsi dispositivo utile all’indagine della disseminazione di tendenze, forme, concetti e pratiche in contesti specifici e in determinati momenti del passato? La ricostruzione contribuisce, inoltre, a selezionare gli attori, gli artefatti e gli eventi ritenuti degni di essere ricordati, attualizzati o rivisitati, dando così testimonianza delle preoccupazioni di comunità attuali. A tale riguardo, sembra catalizzare impulsi affettivi, rafforzare legami, precisare cronologie o genealogie locali e personali. Esaminando le ricostruzioni espositive in relazione agli attuali fenomeni di accelerazione, virtualizzazione e globalizzazione, a quali di questi processi potrebbe, infine, opporsi questa prassi? Dopo aver affrontato queste e altre questioni da diverse prospettive, una tavola rotonda permetterà di discuterne i risultati.
PROGRAMMA
Field Seminar Mostre in mostra
12.00-13.30 Visita guidata della mostra con Daniela Lancioni (Azienda Speciale Palaexpo)
Giornata di studi Rimostrare / Re-Exhibiting
14.30 - 14.45 – Saluti istituzionali Daniela Lancioni (Azienda Speciale Palaexpo) / Tristan
Weddigen (Bibliotheca Hertziana)
14.45 - 15.00 Introduzione Maria Bremer (Bibliotheca Hertziana)
15.00 - 15.30 Intervento Cristina Baldacci (Università Ca’ Foscari, Venezia)
15.30 - 16.00 Intervento Lucio Turchetta (Accademia Belle Arti di Napoli)
16.00 - 16.30 Intervento Johan Holten (Staatliche Kunsthalle Baden-Baden)
16.30 - 17.00 Pausa
17.00 - 17.30 Intervento Gabriella Giannachi (Exeter University)
17.30 - 18.00 Intervento Claudio Zambianchi (Sapienza Università di Roma)
18.00 - 19.00 Discussione finale – response e moderazione Laura Iamurri (Università Roma Tre)
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Informazioni
La giornata di studi è a ingresso libero fino a esaurimento posti. Il Field seminar delle ore 12 è aperto al pubblico solo su prenotazione, fino a esaurimento posti. Si prega di comunicare la propria partecipazione entro il 10 giugno a event@biblhertz.it
Palazzo delle Esposizioni - Sala Cinema
Ore 12: via Nazionale. Ore 14.30: scalinata di via Milano 9a.