Nel film La rabbia, Pasolini taglia e rimonta pellicole di un vecchio cinegiornale, commentandole con due voci fuori campo, in prosa e in versi. Questo singolare esperimento di montaggio ricrea la potenza etica dell'antico coro tragico, suscitando negli spettatori la pietà per ciò che vedono, mentre i notiziari e il moderno flusso delle informazioni producono indifferenza morale e anestesia emotiva.
Informazioni
ingresso libero fino a esaurimento posti
sala Cinema
scalinata di via Milano 9A