Pasolini, città aperta

8 maggio 2014 
Hervé Joubert-Laurencin
Il ritorno dall’esilio di Oreste; ecco, forse, un’immagine pura del Pasolini nomade, legato a uno spostamento senza sosta. In Edipo all’alba, prima tragedia scritta da Pasolini, Edipo, davanti al cadavere di sua moglie e madre, la regina di Tebe, pronuncia forse la battuta più bella: “Ecco, io sono vuoto: in me / la seppellite”. È un’idea del posto di Pasolini nel mondo e del posto del mondo in Pasolini. Una variante del manoscritto dice anche: “io sono aperto”. Pasolini: città aperta.

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Informazioni

ingresso libero fino a esaurimento posti

sala Cinema

scalinata di via milano 9A