I corpi da molto tempo sono entrati nelle scienze sociali creando un nuovo paradigma per la conoscenza. D’altronde grandi maestri del pensiero, facendo proprie le consapevolezze vissute dai movimenti sociali, avevano posto al centro della scena riflessiva il tema della corporeità come nuova soggettività. Da Antonio Gramsci a Michel Foucault, da Pierre Bourdieu a Thomas Csordas, da Paolo Virno a Judith Butler, modi diversi di concepire l’incorporazione e le capacità trasformative del pensiero hanno comunque lavorato sulle possibilità di cambiare la realtà attraverso i corpi. Ma cosa succede quando il corpo è in azione? E se sono corpi plurali qual è il filo dell’alleanza che li sostiene? Esso è imprendibile? La conferenza cercherà di mostrare che il corpo è sempre dotato di capacità di agire e dunque sempre preso nella dimensione plurale della collettività. Si rifletterà su come si possa produrre la presenza e l’innovazione e su come possano sprigionarsi nuovi mondi e nuovi rapporti spazio-tempo dalla rigorosa alleanza fra corpi che agiscono muovendosi sulla scena sociale. In particolare l’azione fisica sarà esaminata attraverso esemplificazioni in cinque contesti: 1) la vita quotidiana; 2) la catena di montaggio; 3) lo sciopero generale; 4) il teatro; 5) il rituale. Con la lente dell’antropologia culturale contemporanea, saranno messi in luce sia i processi psicofisici di acquisizione dettagliata dell’autoconsapevolezza fondati su un’analisi critica dei rapporti tra il corpo proprio e le istituzioni, sia le forme e le pratiche della creatività umana che si riproducono attraverso l’alleanza dei corpi in movimento.
Immagine: nontantoprecisi, Laboratorio permanente della performance, Mattatoio Roma 2019. Foto © Paolo Darra
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partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alle mostre
Palazzo delle Esposizioni
via Nazionale 194