Enrico Alleva e Daniela Santucci | Dal pesce al filosofo: verso un’ecologia della mente umana

10 febbraio

 
Residui di antropocentrismo contemporaneo raccontano che il cervello umano sia composto di tre porzioni anatomiche sovrapposte (teoria del cervello "tripartito" elaborata da Paul Donald MacLean, 1973) con associate facoltà comportamentali di crescente sofisticazione e complessità. La traiettoria evolutiva lineare che condurrebbe dai vertebrati al cervello umano “dimentica” specie volatrici (pipistrelli) o sommozzatrici (delfini). L’adattamento a nicchie ecologiche così differenziate conduce infatti a sistemi nervosi centrali e facoltà sensoriali e comportamentali diversificate. Il cervello umano insomma avrebbe una storia naturale ben diversa.

 

Enrico Alleva, etologo, ha diretto il Centro di Riferimento per le Scienze comportamentali e la Salute mentale all’Istituto Superiore di Sanità. Perfezionando della Scuola Normale Superiore di Pisa è stato docente di Etologia alla facoltà di Biologia di “Sapienza” Università di Roma. Accademico dei Lincei, dell’Accademia Medica di Roma e dell’Accademia delle Scienze di Bologna, siede nel Consiglio scientifico della Enciclopedia Treccani. È autore de Il tacchino termostatico (Theoria, 1990), Consigli a un giovane etologo con N. Tiliacos (Muzzio, 2003) e La mente animale (Codice, 2020).

 

Daniela Santucci, psicobiologa, è primo ricercatore presso l’Istituto Superiore di Sanità. Componente del Commissione Nazionale per gli Studi sull’Antartide, è stato membro della Commissione per la Diffusione della Cultura scientifica e tecnologica, Miur.

Informazioni

Biglietto di ingresso alle mostre e all’incontro: tariffa speciale di € 4,00, a partire dalle ore 18.00, fino a esaurimento dei posti disponibili

Palazzo delle Esposizioni - Rotonda

via Nazionale 194