Il museo diventerà il terreno in cui costruire concetti e lasciarsi ispirare dalle opere che, durante il laboratorio, verranno “tradotte” in azioni e movimenti. Con l'aiuto di danzatori professionisti, i/le partecipanti saranno guidati in piccoli gruppi per esplorare gli strumenti con cui dare vita a un atto performativo negli spazi pubblici. Insieme si sperimenterà come la realizzazione di una performance ha bisogno di una particolare attenzione verso qualunque cosa e chiunque sia presente intorno.
Il laboratorio sarà guidato da Rachel Monosov, Stephanie Amurao, Victor Dumont, Camilla Borgaard, Rachell Bo Clark, Katrina Bastian
Rachel Monosov lavora tra performance, fotografia, video e scultura. Approfondendo le nozioni culturali di alienazione, appartenenza territoriale e identità, rappresenta le implicazioni sociali di un presente senza radici. Porta in scena le sue riflessioni, che divengono interi mondi.
Monosov ha realizzato diverse performance, e spesso collabora con altri/e artisti visivi, danzatori e musicisti.
Nel 2017 e nel 2018 il lavoro di Monosov è stato incluso in mostra al BOZAR (come artista selezionata dal premio Europalia), al Museo Dhondt-Dhaenens in Belgio, al Museo Nazionale d'Arte di Bucarest, alla Galleria Nazionale dello Zimbabwe ad Harare e in tre Biennali: l'11a Biennale di Bamako, la 13a Biennale di Dakar e la 57a Biennale di Venezia nel Padiglione dello Zimbabwe. Nel 2019, organizza la sua prima mostra personale al Tarble Arts Center in Illinois, ed espone al Kunsthaus Hamburg. Il suo prossimo progetto artistico è finanziato dal Goethe Institut (Vietnam). Il suo lavoro è stato acquisito nelle collezioni permanenti dell'Art Institute di Chicago, del Block Museum della Northwestern University, della National Gallery of Zimbabwe e della Fondation Blachere (Francia)
Per info e prenotazioni:
Foto © Anneli Klitzing
Informazioni
partecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alle mostre
Palazzo delle Esposizioni
via Nazionale 194