In occasione della mostra Libri senza parole. Destinazione Lampedusa, il Palazzo delle Esposizioni esce dai suoi confini e incontra alcune comunità straniere presenti sul territorio romano per poi ospitare negli spazi dello Scaffale d’arte un ciclo di lezioni di italiano e laboratori d’arte per gruppi di donne e uomini migranti provenienti dal Subcontinente Indiano, dal Nord Africa, dal Sud America, dall’Europa dell’Est e dalle Filippine, ma anche rifugiati e richiedenti asilo dell’Africa Sub-Sahariana e del Medio Oriente. Punto di partenza di ogni incontro i libri senza parole custoditi all’interno della collezione e della mostra che, affidando il racconto alla sola potenza delle immagini, abbattono le barriere linguistiche e divengono prezioso strumento di educazione e mediazione, eccellente per condividere esperienze e narrazioni, per uscire dalla dinamica della lezione passiva in cui chi sa "insegna a chi non sa", per entrare in relazione con sé e con l’altro e sperimentare una nuova forma di dialogo interculturale e inclusione sociale all’interno e all’esterno dello spazio espositivo.