In collaborazione con Feltrinelli Editore
Intervengono Franco Bernabè, Marco Damilano
Esplose in volo il jet che la sera del 27 ottobre 1962 doveva atterrare all’aeroporto di Linate. Su quell’aereo viaggiava Enrico Mattei, fondatore e presidente dell’Eni, e – come dichiarò Fanfani molti anni dopo – l’“abbattimento” del piccolo velivolo segnò l’inizio del terrorismo in Italia. Sovente adombrata dall’agiografia su Mattei, la storia di Eugenio Cefis si lega a doppio filo alle vicissitudini industriali e politiche dell’Italia repubblicana. Cefis e Mattei diventano personaggi di Petrolio, il romanzo incompiuto di Pier Paolo Pasolini, a partire dal settembre 1974, quando lo scrittore ricevette da Elvio Fachinelli alcuni materiali sull’allora presidente della Montedison. Cosa lega il fondatore dell’Eni all’intellettuale corsaro? Come si incrociano le loro storie con le vicende di Eugenio Cefis? Mattei e Cefis militano nella Resistenza e consolidano il loro rapporto nel dopoguerra. Nominato subito dopo la Liberazione commissario straordinario dell’Agip, Mattei chiama al suo fianco Cefis, che diverrà il suo vice e poi, dopo la sua scomparsa, presidente dell’Eni. Pasolini è invece affascinato da un discorso sulle multinazionali rivolto da Cefis agli allievi dell’Accademia militare di Modena e da un libro su Cefis che ne denuncia lo strapotere, l’arricchimento e i rapporti con i partiti e gli apparati dello Stato. E a partire dal 1975, l’anno del massacro al lido di Ostia, inserisce in Petrolio una serie di capitoli su Cefis e Mattei in cui avanza la tesi della eliminazione del fondatore dell’Eni, ribaltando la versione ufficiale dell’incidente aereo e facendo di Cefis un personaggio a tinte fosche.
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Riccardo Antoniani è ricercatore presso la Sorbona e partecipa regolarmente a diversi convegni e dibattiti internazionali sulla letteratura, il cinema e l’arte del Secondo Novecento. È l’autore di Contre tout cela – Notes biopolitiques à Petrole de Pasolini (Allia, 2021) e ha curato le memorie del generale Gianadelio Maletti di prossima pubblicazione in Italia. Le sue ricerche sono state premiate dalla borsa di studio Ville de Paris. Collabora con diverse riviste e quotidiani italiani.
Giuseppe Oddo, già inviato de “Il Sole 24 Ore”, è un giornalista d’inchiesta esperto di economia e finanza. Nel corso della sua carriera ha seguito l’evoluzione dei maggiori gruppi industriali italiani privati e pubblici, tra cui, in modo particolare, l’Eni. Proprio all’Eni ha dedicato uno dei suoi ultimi libri: Lo Stato parallelo. La prima inchiesta sull’Eni (Chiarelettere, 2016). E ha continuato a occuparsi di Eni come curatore del recente saggio di Franco Bernabè A conti fatti. Quarant’anni di capitalismo italiano (Feltrinelli, 2020).
foto di Flaminia Nobili
L'iniziativa fa parte del programma PPP100 - Roma Racconta Pasolini promosso da Roma Capitale Assessorato alla Cultura con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali.
Informazioni
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Auditorium
Scalinata di via Milano 9a